Cascine Gandini

A cura della Pro loco di Palazzo Pignano

Cascine Gandini (Casine Gandine in dialetto cremasco) è una frazione del comune di Palazzo Pignano. La località è un piccolo borgo agricolo di antica origine, appartenente al territorio cremasco e dista 1,54 chilometri dal comune capoluogo.

Altitudine: sorge a 89 metri sul livello del mare

Abitanti: risiedono 230 persone

Santa Patrona: Santa Maria Nascente festeggiata l' 08 Settembre, per la Cascina Costa la Madonna della Neve (detta anche degli stracci) festeggiata il 05 Agosto.

Diocesi di Crema

Parrocchia: S. Maria Nascente  Via Pandino,  Cascine Gandini - Palazzo Pignano      

 

Cenni storici

Il toponimo era in origine Cassine Gandine.

In età napoleonica (1810-16) fu frazione di Scannabue, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.

Nel 1817 fu aggregato a Cassine Gandine il comune di Cassine Capre con Ronchi.

All'Unità d'Italia (1861) il comune contava 523 abitanti.

Nel 1929 il comune di Cassine Gandine venne definitivamente soppresso e aggregato al comune di Palazzo Pignano.

 

Monumenti e luoghi d'interesse

 

Chiesa S. Maria Nascente

 

 

Chiesa Madonna della Costa ex Oratorio S.Marco

Poco distante alla frazione di Cascine Gandini vi è un importante luogo dove storia e architettura raccontano ancora le vicissitudini degli abitanti di questi territori. Il 14 maggio 1509, la battaglia di Agnadello contrappose le milizie di Luigi XII, re di Francia a quelle dell’esercito della Serenissima.

Venezia e la Francia si stavano contendendo queste terre per il dominio. Nella battaglia di Agnadello, ricordata come cruentissima, con migliaia di morti tra i combattenti e le popolazioni del territorio, Re Luigi XII trionfò e per ringraziamento e riconoscenza ordinò la costruzione di una cappella dedicata alla Madonna della Vittoria.

Oggi presso la cascina Costa, nella chiesetta dedicata alla Madonna della Costa, ex oratorio di San Marco, si può ammirare ancora l’affresco del cinquecento dedicato anche a re Luigi XII.

 

 

Purtegàde (private)

 

 

Villa Barbieri ex Villa Premoli (privata)

Di pregevole fattura, la villa o palazzo Premoli, è stata costruita nella prima metà del Seicento. La villa è a corpo compatto e a pianta rettangolare. Nel 1692, in questo Palazzo morì il vescovo Premoli, sepolto nella Pieve di San Martino. L’architettura gentilizia si alterna a quella rurale con eleganza e continuità.

 

 

Villa Staffini (privata)

Aree naturali