Rivolta d'adda

 

A cura della Pro loco di Rivolta d'Adda

 

Rivolta d'Adda (Riólta in dialetto locale) è un comune italiano di 8.080 abitanti (01/01/2015 - Istat) della provincia di Cremona in Lombardia.

Etimologia
Attestato anche con il nome di Ripalta, indica una riva alta e si riferisce ad un luogo posto lungo il fiume. La specifica è identificativa della zona.

Dati geografici

Superficie: 30,40 km²  -  Densità: 265,78 ab./km²
Altitudine: 101 m s.l.m. (min 87 - max 110)
Coordinate Decimali: Latitudine: 45.4713 Longitudine: 9.5125
Coordinate Sessagesimali: Latitudine: 45° 28' 17'' Nord Longitudine: 9° 30' 45'' Est
Nome abitanti: rivoltani
Residenti nel capoluogo: 7.150 abitanti circa
Regione Agraria: n. 1 - Pianura cremasca
Codice Istat: 019084 - Codice catastale: H357
Prefisso: (+39)0363 -  CAP: (I) 26027  
Santo Patrono: Sant'Alberto Quadrelli e Sant'Apollonia festeggiato il 4 luglio
Diocesi di Cremona
Parrocchia: S. Maria Assunta e S. Sigismondo Piazza Vittorio Emanuele Rivolta d'Adda

Il territorio comunale comprende, oltre il capoluogo,  le località di Bizzaretta, Carnesella, Cascina Ciocchera, Cascina Corneana, Cascina Gorini, Cascina Pescia, Cascina San Martino, Cascina Simonetta, Corsetta, Dosso, Speziera

Cenni storici

Il primo documento scritto nel quale compare il nome di Rivolta è datato 21 settembre 1090. Si tratta di una donazione fatta da Benedetto, Giovanni e Pietro, zio e nipoti, di Montanaso di un lotto di terra della grandezza di quattro pertiche, che si trova nella località denominata Valle di Manfredo, a favore della Chiesa dei Santi Ambrogio e Benedetto, edificata "nel luogo e nel fondo di Rivolta".

Nello stesso periodo i Rivoltani costruivano la basilica di Santa Maria e San Sigismondo, donata con tutti i suoi beni a papa Urbano II che qui passò negli anni 1095-1096 durante un suo viaggio in Francia. Già parte per secoli della provincia di Milano, Rivolta fu spostata per breve tempo in provincia di Bergamo da Napoleone, per poi passare in provincia di Lodi sotto gli Asburgo, e finire definitivamente in provincia di Cremona dopo l'unità d'Italia. Già chiamato semplicemente Rivolta fino al 1863, prende poi il nome di Rivolta d'Adda

Monumenti e luoghi d'interesse

Basilica di santa Maria Assunta e San Sigismondo dell'XI secolo,  con restauri d'inizio secolo XX comprendenti dipinti di Ernesto Rusca;

Chiesa delle Suore Adoratrici;

Chiesa di santa Maria Immacolata del XV secolo;

Chiesa di sant'Alberto del XVIII secolo;

Chiesa di Cristo Re presso la Casa Famiglia P. Francesco Spinelli, detta anche Ricovero di Cappuccini;

Chiesa della Vergine Maria al Cornianello;

Oratorio del Paladino;

Museo dei fossili nel Parco della preistoria;

Palazzo Celesia del XVI secolo;

Il ponte vecchio;

Aree naturali:

Parco dell'Adda sud:

Parco della preistoria

Lo sapevate che...

Negli anni 60, mia madre mi diceva "va pür a giüga, ma nò förå di porti" (vai pure a giocare, ma non fuori dalle porte). Sembra un controsenso ma intendeva, resta in paese perche' fuori dalla porte è pericoloso. Se si guarda a fondo la piantina del centro storico di Rivolta, si nota una Basilica centrale e 4 vie principali che vanno verso l'esterno. I Rivoltani sanno che queste 4 vie terminano alle "PORTE" che nel lontano passato erano gli UNICI accessi per uscire od entrare in paese sia per i pedoni che per i carri ecc.

Attualmente le uscite sono sempre le stesse, le vecchie mura sono sostituite dalle facciate delle case e nell'ultimo decennio si sono aggiunti due passi pedonali, uno per la caduta di un muro, l'altro per raggiungere un parcheggio esterno. Il nostro centro storico lo si può considerare una struttura a "castrum" romano, ma questa è un'altra storia...

(F.M.)

Collocato su un dosso sulla riva sinistra del fiume, il borgo era segnalato con il termine “ Ripalta Sicca “ per essere distinto dai villaggi che, nella zona, avevano una simile denominazione.

 Il “castrum“ venne costruito a pianta circolare con circonvallazioni esterne ed interne, una piazza centrale, un asse est-ovest ( decumano ) e un altro da nord a sud ( cardo ).

Caratteristiche erano le quattro porte i cui nomi rincorrono nella parlata della gente di Rivolta.

A nord PORTA ROCCA: prende il nome dal castello che sorgeva in quello spazio;

A est PORTA SAN MICHELE: il nome deriva da una santella, costruita poco lontano, nei campi, probabilmente per un voto e dedicata al santo;

A sud PORTA PALADINO: l’unica struttura rimasta. Prende il nome dall’ Oratorio del Paladino, avamposto verso Lodi.

        ( Porta Paladino in un palio )                   A ovest PORTA D’ADDA: sulla strada che conduce al fiume.